La scena si è svolta oggi, a Milano, per chi è del luogo o bazzica spesso per la città, alla fermata della 95 di fronte a Famagosta, erano le 17.50 e quindi nel pieno del pieno dell’affluenza ai mezzi pubblici, freddo e nebbia.
Alla fermata c’era di fianco a me una ragazza giovane con passeggino e un piccolissimo bimbo dentro che beatamente dormiva, arriva l’autobus e non so come ma riesce a salire anche lei, perché ovviamente era strapieno, una volta su chiede di poter andare nel posto dedicato a passeggini e carrozzine…e qui la vergogna! Un anziano signore comincia a urlare dicendo che: il passeggino lo deve chiudere, che non vede quanta gente c’è e vuole anche passare?!?
La ragazza gli ha fortunatamente risposto a tono dicendo che sul regolamento dei mezzi pubblici c’è scritto che NON è fatto obbligo di chiudere passeggini e simili, gli ha detto di andare a lamentarsi all’atm, e di provare a spostarsi e farla passare al posto che andare avanti così!
Il gentile omino è andato avanti un paio di fermate a borbottare.
Io personalmente mi sono vergognata per lui, mi chiedo come si può essere così stupidi? Ottusi? Ignoranti? Di cosa si tratta? Pura cattiveria?
Non so, ma il mio pensiero è corso alla Norvegia, che ovviamente fa scuola, soprattutto per quanto riguarda la civiltà: lì una cosa del genere non solo non succede, ma non è nemmeno concepita, a raccontarla inorridirebbe il 110% della popolazione, lì a una ragazza con un pupo e un passeggino viene steso un tappeto rosso ovunque, lì una ragazza con prole vive la vita che è giusto vivere, viene vista come una fortuna per la nazione.
E poi mi si chiede perché mi piace la Norvegia: per la sua infinità civiltà, perché girando per le strade, per i locali si respira l’aria di una vita calma e serena, perché le donne (di tutte le età di tutte le razze di tutte le situazioni sociali) non hanno da lottare quotidianamente contro uno stato per essere assistite, un capo che allunga la mano, un ragazzino che si fa grande abusando di lei.
Il mio pensiero va a chi è vittima.